Edizione
del 14 Giugno 2011
Con la regata di vela al terzo rivivono le antiche tradizioni marinare rovignesi
ROVIGNO – Sesta edizione della sempre pittoresca regata di barche
tradizionali con vela al terzo e con vela latina nelle acque racchiuse tra il
centro storico di Rovigno, l’isola di Santa Caterina, Punta Muccia e Montravo.
La competizione è stata tradizionalmente organizzata dall’associazione “Casa
della batana” e dal club velico “Maestral-Ronhill”, in collaborazione con la
Comunità turistica cittadina e l’associazione “Vela al terzo” di Venezia, con
il patrocinio della Città di Rovigno e grazie ai finanziamenti assicurati
dall’Ente regionale e nazionale per il turismo, dalla società alberghiera
“Maistra” e dall’ACI marina di Rovigno. La particolarità della vela al terzo
(“vìla al tirso”, in dialetto rovignese) è la forma trapezoidale che è appesa
all’albero tramite il picco ad un terzo della lunghezza di quest’ultimo. Da qui
il nome “vela al terzo”, denominazione moderna di quella che, anticamente era
chiamata dai pescatori “vela a trabaccolo”. A quest’edizione della tradizionale
regata a causa delle cattive condizioni del tempo le barche provenienti dalla
laguna veneziana non hanno purtroppo potuto effettuare la traversata, motivo
per cui delle 35 imbarcazioni previste, alla partenza se ne sono presentate
soltanto 26, che sono state suddivise in 8 categorie. Nella categoria delle
imbarcazioni di maggiori dimensioni ha vinto la “Saor” di Trieste, mentre al
secondo posto si è piazzata la “Kondor” di Pola e al terzo l’“Ampelea” di
Isola.
Nella
categoria delle grandi gaete, a conquistare il primo posto è stata la “TETI” di
Monfalcone, seguita da due
imbarcazioni giunte dall’isola dalmata di Murter e che hanno dunque superato la
bellezza di 120 miglia marine per partecipare alla gara. Tra le piccole gaete
ha vinto un’imbarcazione di Parenzo. I rovignesi in gara in questa categoria
hanno dovuto accontentarsi del secondo posto. Il più veloce gozzo è risultata
un’imbarcazione di Laurana; secondo piazza, invece, a un’imbarcazione di Arbe e
terza a una di Draga di Moschiena. A difendere i colori della Città di Sant’Eufemia
sono state in particolare tre batane: la “Fiamita”, con a bordo Alvise Benussi,
Maurizio Venier e Milovan Gržinić; la “Calsanta”, affidata alla famiglia
Venier, e la “Oûn rigno”, con ai comandi Sergio Sponza e Gianni Giuricin. Tutte
e tre queste imbarcazioni sono state costruite, come si ricorderà, nell’ambito
del progetto di rivitalizzazione e tutela delle tradizionali imbarcazioni
rovignesi promosso dall’eco- museo “Casa della batana”. La “Calsanta” ha vinto
nella categoria delle batane rovignesi, mentre in quella riservata alle
imbarcazioni di questo tipo che non sono state costruite a Rovigno, il primo
posto è andato a una batana di Draga di Moschiena, il secondo ad una di Fasana
e il terzo ad una di Isola. Tra i natanti in gara nella categoria delle passere
grandi ha vinto la “Pussycat” di Grado; seconda la “Piros” di Isola e terza la
“Luna Rossa” di Portorose. Infine nella categoria delle passere di piccole
dimensioni i primi tre posti sono andati tutti a imbarcazioni con equipaggi di
Abbazia. La cerimonia di premiazione dei vincitori, seguita da una cena tutta a
base di piatti di pesce tipici della tradizione marinara locale e dalle
esibizioni del gruppo folcloristico“Batana” e della klapa femminile “Mela” di
Murter,, si è svolta domenica sera sul molo grande nelle immediate vicinanze
dell’eco-museo “Casa alla Batana”.Nel suo intervento di circostanza il
vicesindaco, Marino Budicin, ha tenuto a sottolineare che l’obiettivo di questa
manifestazione non è agonistico. L’intento principale è, infatti, quello di far
rivivere gli usi nella navigazione di un tempo e di sviluppare i legami e
contatti tra le poche associazione di appassionati che si impegnano a tutt’oggi
per mantenerle vive. (sp)
LA VOCE DEL POPOLO
Del 14 Giugno 2011
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